Cerca nel blog

giovedì 7 novembre 2013

Caro governo, quanto sei dannosamente ridicolo

Siamo arrivati inevitabilmente anche a questo: un governo insostenibile ed improponibile, latitante in quanto a responsabilità verso il paese. Non è certo questa la novità, quanto lo è piuttosto l'assenza ancora una volta di buon senso. Se davvero come pare dalla lettera aperta del sindaco di Appignano del Tronto questo governo gioca al lotto con i servizi al cittadino, forse è il caso di rivedere a monte la costituzionalità di tale organo.

Inoltre suggerirei di interdire legalmente l'ex presidente del consiglio dei ministri, in quanto con la sua ultima esternazione sul disagio provato dai figli, paragonabile alla alla sofferenza del popolo ebraico durante la Shoah, credo di non esser l'unico a giudicarlo ormai insano di mente, oltre che villano, arrogante ed ignorante. Pur essendo facente parte di un teatrino politico, il suo personaggio ha stancato. Invece resta li, dopo condanne e sputi c'è ancora chi abbraccia le sue puttanate e chi lo sfrutta, spostando l'attenzione mediatica sul nano ghiacciato. Così, magari, la forza di indignarsi e reagire contro le vere malefatte viene meno.

Ormai vi sia chiaro: Bilderberg o no, poco cambia: Berlusconi Silvio è da sempre un accentratore, ha preso lezioni di cabaret mediatico (a nostre spese) volando spesso ai piedi dell'ex presidente Bush (lo strafottente guerrafondaio dell'11 settembre), dal quale ha imparato come introdurre certi modus comportandi nella scena politica italiana.

In sostanza il trucco, vecchio come il mondo, è sempre lo stesso: fornire al popolo un fatto di cronaca pseudo politica (ma anche no), così da creare il sufficiente polverone per coprire le malefatte.
Così quando l'ex ministro Gelmini, a fronte di una sentito bisogno di tagli alle spese, viene incaricato di addossarsi la responsabilità della riorganizzazione scolastica 'di cui tanto il Paese sentiva necessità', scatenando ire e disapprovazione da ogni parte sfociate in mesi di manifestazioni di ogni genere, i politicanti potevano nascondere all'attenzione dei più la sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei 4 personaggi ritenuti responsabili di aver frodato al fisco ben 90 milioni di euro per non aver versato il corrispettivo riguardante i proventi delle cosiddette macchinette da poker.

Come al solito, il buon senso alberga altrove.

Nessun commento:

Posta un commento