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mercoledì 13 novembre 2013

Esempi lampanti di degrado cerebrale

Nonostante i lampanti esempi di degrado cerebrale, è ormai evidente a quale livello di lobotomia sia giunto il popolo italiano, noncurante dei soldi sperperati, delle false promesse, dei reati all'umana persona che accadono alla luce del sole: non serve neppure sollevare indignazione.

Così una madre è costretta ad accettare l'umiliazione di dover rubare per mantenere il figlio...per carità, al momento sono conscio non sia il peggior male dell'umanità, neppure un caso raro, nuovo ed isolato.

Perdonatemi se mi aspetto da un Paese dove è possibile acquistare senza difficoltà meraviglie tecnologiche all'avanguardia (così viene detto o propinato, basta però dare uno sguardo alla realtà della nazione da cui tutto preleviamo come riferimento per rendersi conto dell'ennesima burla a nostro danno) una maggiore sensibilità alla qualità della vita del singolo cittadino, indipendentemente dalla singola situazione social-economica.

Sono deluso, molto: l'orticello dell'italiano puzza, è andato a male, incolto e sperperato.
Eppure tanti dei miei connazionali continuano imperterriti nel loro atteggiamento egoistico e 'furbesco', volontariamente sornioni ed ignari a riguardo. Si possono certo evitare i pensieri degli statisti e politicanti attuali, più arrogante credo sia invece ignorare migliaia di anni di storia umana: da sempre, il capitalismo è una piaga per l'essere umano, assolutamente incompatibile, un fallimento totale.

Chiunque non lo ammetta è un fallito a sua volta, trapezista incantatore altalenante montagne di specchi. In realtà ritengo sia solo incapacità gestionale di fondo: non a caso, il mondo della finanza utilizza abilmente meccanismi matematici degni di ogni comprovato intrallazzatore.

Datemi retta, prelevate 990€ dal vostro conto corrente (se ancora l'avete), tutti insieme, una mattina qualunque. Niente bombe, niente black blocks, niente manifestazioni violente, una semplice coda in banca, fatevi restituire i vostri soldi.

Così li mandiamo davvero a casa, tutti, in un colpo solo, senza alcun tipo di violenza, utilizzando solo puro buon senso.

ASL: non credo di dover aggiungere altro...

Dopo aver letto questo articolo credo di non dover sinceramente aggiungere altro. Attenzione a voi abili, questo è ciò che vi aspetta!

venerdì 8 novembre 2013

Speculazione senza fine

La storia che racconto in questo blog è solo una delle tante, niente di incredibilmente raro o speciale. Certo, essere protagonisti di un corpo malato di SLA non è esattamente ciò a cui aspiravo quando da giovane ardevo di desideri da disseminare nel futuro.

Oggi invece mi trovo dinnanzi una situazione drammatica sotto tutti i punti di vista: non ho una compagna, non ho un lavoro, non ho un futuro, non so come poter star accanto a mia figlia, la quale vede sgretolarsi il padre davanti agli occhi, giorno per giorno. Non ho nessuno a cui potermi affidare, tantomeno a cui poter affidare mia figlia.

Alla luce di tutto ciò, devo pur tuttavia misurarmi con l'indifferenza ed il malaffare degli interessi di parte caratteristici del nostro Paese. Così nomi come Lorenzin, Letta, Vannoni, Andolina, Spedali Civili di Brescia, Vescovi, etc. diventano facenti parte della vita quotidiana di ciascuno di noi abbandonati in un paese in cui la speculazione mafiosa impera.

Non riporto quella che ritengo sia un'interminabile lista di esempi in cui l'atteggiamento speculativo è padrone, ove i protagonisti sono sempre i soliti: medici e case farmaceutiche da una parte, malati dall'altra, politici ed istituzioni nel mezzo.

Non so come agire: per tentare una qualsivoglia azione che si opponga al destino a me designato di paziente affetto da SLA, sono costretto ad assoggettarmi alle regole di un mondo bieco ed insensibile, oltre che disseminato di atteggiamenti idioti.

In sostanza, l'unica alternativa alla morte entro poco tempo, si dice potrebbero essere le cellule staminali mesechesimali. Ma non è detto. Pertanto, si dovrebbe approfondire, prima di dichiarare il falso. Nel mio caso, NO. Nel mio caso, tecnicismi del piffero escludono la possibilità. Ed in ogni caso, dovrei procurarmi un bel pò di soldi per poter difendere legalmente uno dei diritti imprescindibili del malato: curarsi un pò come meglio crede.

Tutto ciò non credo sia umanamente corretto nei confronti di un cittadino morente facente parte di uno stato appartenente alla comunità europea. Chiedo a chiunque abbia una risposta in seno come poter fare: devo elemosinare 4000€ (non li ho, i soldi che avevo li ho già spesi tutti in 3 anni di esami e quelli che mi passa lo Stato tra ASL e INPS non bastano neppure per pagare le spese di vita quotidiana) da regalare alla magistratura per difendere il mio diritto di malato a tentare una soluzione, piuttosto che accettare la morte entro 3 anni???

Forse è il caso di essere un attimo più limpidi: l'atteggiamento tergiversante di opposizione a trovare una soluzione in tempi rapidi alla questione Stamina e affini UCCIDE I MALATI COME ME!!!
Ministro Lorenzin, dove li trovo i soldi per difendermi da atteggiamenti disumani e mostruosi come i tuoi e quelli dei massoni che difendi a spada tratta???

giovedì 7 novembre 2013

Caro governo, quanto sei dannosamente ridicolo

Siamo arrivati inevitabilmente anche a questo: un governo insostenibile ed improponibile, latitante in quanto a responsabilità verso il paese. Non è certo questa la novità, quanto lo è piuttosto l'assenza ancora una volta di buon senso. Se davvero come pare dalla lettera aperta del sindaco di Appignano del Tronto questo governo gioca al lotto con i servizi al cittadino, forse è il caso di rivedere a monte la costituzionalità di tale organo.

Inoltre suggerirei di interdire legalmente l'ex presidente del consiglio dei ministri, in quanto con la sua ultima esternazione sul disagio provato dai figli, paragonabile alla alla sofferenza del popolo ebraico durante la Shoah, credo di non esser l'unico a giudicarlo ormai insano di mente, oltre che villano, arrogante ed ignorante. Pur essendo facente parte di un teatrino politico, il suo personaggio ha stancato. Invece resta li, dopo condanne e sputi c'è ancora chi abbraccia le sue puttanate e chi lo sfrutta, spostando l'attenzione mediatica sul nano ghiacciato. Così, magari, la forza di indignarsi e reagire contro le vere malefatte viene meno.

Ormai vi sia chiaro: Bilderberg o no, poco cambia: Berlusconi Silvio è da sempre un accentratore, ha preso lezioni di cabaret mediatico (a nostre spese) volando spesso ai piedi dell'ex presidente Bush (lo strafottente guerrafondaio dell'11 settembre), dal quale ha imparato come introdurre certi modus comportandi nella scena politica italiana.

In sostanza il trucco, vecchio come il mondo, è sempre lo stesso: fornire al popolo un fatto di cronaca pseudo politica (ma anche no), così da creare il sufficiente polverone per coprire le malefatte.
Così quando l'ex ministro Gelmini, a fronte di una sentito bisogno di tagli alle spese, viene incaricato di addossarsi la responsabilità della riorganizzazione scolastica 'di cui tanto il Paese sentiva necessità', scatenando ire e disapprovazione da ogni parte sfociate in mesi di manifestazioni di ogni genere, i politicanti potevano nascondere all'attenzione dei più la sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei 4 personaggi ritenuti responsabili di aver frodato al fisco ben 90 milioni di euro per non aver versato il corrispettivo riguardante i proventi delle cosiddette macchinette da poker.

Come al solito, il buon senso alberga altrove.

martedì 5 novembre 2013

Italia, il paese che scaccia i suoi figli

Dopo aver letto l'ennesimo articolo come pubblicato sulla Repubblica (Il paese che perde i suoi giovani), confesso di essere uno dei tanti che avrebbe tristemente desiderato andarsene da questo paese costituito ormai dal 70% di pecore idiote ignoranti e mafiose, capaci soltanto di addossare la colpa alla classe politica che di fatto rappresenta la cozzaglia di idee malsane di questo popolo pigro e falsamente agiato.

Nei famosi anni 80, ove tutti ammettono siano stati commessi errori politici imperdonabili (a proposito, tu che voti, ti sei mai chiesto perché uno come D'Alema è ancora lì dopo 30 anni? Il duetto con Occhetto lo ricordo soltanto io?), a scuola, durante la fatidica ora di educazione civica - ritenuta lesiva al fine di diseducare e rabbonire il popolo italiano e quindi prontamente rimossa dal palinsesto scolastico - si suggeriva un futuro in cui era necessaria la valorizzazione dei settori primario e terziario, viste le caratteristiche generali del paese.

Osservo con estrema tristezza l'oscena attualità del nostro paese, da cui giocoforza l'intelligenza fugge per antonomasia, sentendosi soffocare da atteggiamenti mentali - e purtroppo non solo - retrogradi e razzisti.

Non apprezzo in generale la filosofia di vita americana ma un'utile caratteristica a noi italiani manca davvero: il loro 'Yes, we can'. Qui si preferisce denigrare ed affossare un'idea se non sufficentemente lucrabile. L'atteggiamento mafioso è secolare.
Del resto, chi meglio del nostro attuale presidente della Repubblica rappresenta il vero italiota?

Eh già, non se ne esce.

lunedì 4 novembre 2013

4 Novembre 1997: inizio di una love story

4 novembre 1997: alle 11 di mattina nasce Giorgia. Da quel momento in poi, inutile dirlo, la mia vita cambiò totalmente: non ero più io ad avere la priorità, esisteva qualcun'altro di più importante.

Oggi abbiamo festeggiato il suo sedicesimo compleanno: è bellissimo vederla crescere, dibattersi, evolvere... vorrei accompagnarla ancora a lungo... è quello che spero ogni mattina, ormai...


domenica 3 novembre 2013

Tristezza senza fine

Fin da ragazzo, contrariamente alla maggior parte delle persone, ho sempre avuto piacere di alzarmi la mattina senza lamentare problemi. Era bello svegliarsi in un nuovo giorno, riposato, pronto per le nuove immancabili ed imprevedibili sfide della vita.

Abito (purtroppo per me) a Genova, una città da cui ho cercato di fuggire da sempre, profondamente ed irrimediabilmente cupa, pessimista, retrograda ed involuta, decisamente inadeguata al sottoscritto. Trovavo quindi molto singolare (talvolta anche frustrante) muovermi in mezzo a tanta gente musona almeno fino alle 10 di mattina... Dispensare battute e sorrisi era abitudine usuale, proteso come ero all'aspetto positivo delle cose... Il famoso mugugno ligure, in tandem con la cadenza vocale, è soffocante, per esser giudicato ridicolo va assunto a piccole dosi.

Da circa 2 anni ho subito un'inversione di tendenza... Ultimamente le cose si sono complicate ancor di più... Riposare è divenuto quasi impossibile, i dolori posturali sono così forti da impedire un sonno adeguato... Risvegliarsi è quasi un incubo, tornare in una realtà in cui ormai posso utilizzare ben poco di quello che era un corpo ben organizzato e modellato... è straziante...

Antidolorifici? Inutili nel mio caso... A peggiorare la situazione è anche la mia refrattarietà agli anestetici in generale... Anche con gli oppiacei e derivati ho avuto poca fortuna... Insomma, non solo devo morire sgretolandomi lentamente, tutto ciò deve avvenire nel dolore a piena percezione. L'aspetto interessante ancora una volta è l'incredibile ignoranza ed altezzosità comportamentale da parte del mondo medico neurologico nei confronti di tale caratteristica: ebbene si, in 3 anni nessuno è stato in grado di fornire una valida soluzione farmaceutica per lenire anche temporaneamente il dolore.

Immaginate cosa significhi vivere per 36 mesi con un costante mal di denti, a tratti più intenso. Neurologhi ignoranti,  altezzosi ed incapaci, pronti a riempire le tasche delle case farmaceutiche, senza fornire un valido risultato, se non quello di tormentare mucose e viscere, viste le paurose controindicazioni.

Eppure anche oggi devo alzarmi, l'esistenza chiama, mia figlia non ha responsabilità in tutto questo... Trovo come sempre la forza di sorridere, scherzando con lei mentre si appresta ad aiutarmi col sollevatore. Oggi è domenica, ci siamo concessi qualche minuto di riposo in più: la colazione aspetta di esser preparata.
Viviamo soli, ci arrangiamo come possiamo, il mondo ormai viaggia frenetico ed egoistico ad una velocità a cui un ragazzo di 40 anni malato di SLA con una figlia non può viaggiare.

Until the end